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s-h-e-e-r: Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr. Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.

s-h-e-e-r:<br /><br />Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr.<br />Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.<br />

s-h-e-e-r:<br /><br />Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr.<br />Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.<br />

s-h-e-e-r:<br /><br />Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr.<br />Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.<br />

s-h-e-e-r:<br /><br />Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr.<br />Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.<br />


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Cappella “Granato”, Penkenjoch, Zillertal, Austria ©fotoenricocano Architetto: Mario Botta by kyossagenzia on Flickr.
Architetto: Mario BottaLa cappella deve il suo nome alla particolare pietra – il granato - che in natura ha una struttura dodecaedrica. La cappella si trova sulla sommità di un monte e si affaccia a nord sulla #Zillertal, la valle sottostante. Il fronte sud è rivolto in direzione di un laghetto artificiale che raccoglie le acque utilizzate durante l’inverno per la formazione della neve artificiale. La località offre numerosi servizi turistici per lo sci e vi si accede attraverso una cabinovia che parte da #Finkenberg, nella pianura sottostante. Il nuovo edificio, con l’immagine di un dodecaedro a forma di rombo appoggiato su uno zoccolo in calcestruzzo, presenta una struttura in legno rivestita all’esterno con lastre di acciaio “corten”. Dallo zoccolo in calcestruzzo una scala conduce all’interno, dove è possibile cogliere con un solo sguardo la regolarità dello spazio geometrico. Una sola fonte zenitale irradia dall’alto la luce che anima le superfici regolari dei rombi rivestite con listelli di legno di larice. La magia di questo spazio è continua ed ininterrotta grazie alla perfezione delle forme geometriche delle pareti che, identiche una all’altra, mostrano superfici diverse in funzione del variare dell’unica luce zenitale.


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